Al via il progetto 2500 ORE – Eccellenze italiane per il restauro di un sogno.
“Una macchina deve prima essere sognata”… parole di Enzo Ferrari, che con le sue automobili, sulle strade comuni o nei circuiti da gara, di sogni ne ha regalati molti. Che parli un fortunato proprietario o un semplice appassionato la cosa che li accomuna è la stessa enorme, sincera, sconfinata ammirazione che provano per queste autovetture. Molte di queste vere e proprie opere d’arte hanno ormai però più di cinquant’anni e a differenza di un dipinto o di una scultura sono complesse strutture tridimensionali. Lo spirito del loro costruttore vive nei materiali che le compongono… acciaio, cuoio, gomma, vetro… Tutti elementi però che non possono sottrarsi all’inesorabile trascorrere del tempo. Ed arriva un momento nel quale è necessario instillare in loro una nuova scintilla, per preservare e rendere eterno lo spirito originario. E questa… è l’ora degli artigiani. Non esistono ricambi per queste macchine. Sono pezzi unici… artigianali… e solo un artigiano può metterci mano… a condizione che si senta, pensi ed agisca come il suo predecessore. L’obiettivo? Ripristinare completamente lo stato originario della Ferrari come quando ha lasciato le officine di Modena o Maranello. Non di meno… non di più. Un lavoro titanico, che richiede tanta umiltà quanto audacia… tanto rispetto quanto immaginazione. 2.500 ore di duro lavoro sono necessarie per il restauro completo di una Ferrari classica: carrozzeria, telaio, motore, guida, interni, cerchi, verniciatura. Un lavoro per molti aspetti simile a quello che più di cinquant’anni fa ha portato alla loro creazione… quando i vari mestieri avevano la loro collocazione fianco a fianco, condividevano i problemi e trovavano insieme le soluzioni. Ma oggi c’è un problema in più… nulla è più nuovo, tutto ha oltre mezzo secolo di storia alle spalle. Come mezzo secolo di storia, lavoro e passione hanno anche molti di questi artigiani, che oltre a continuare a tramandare il mito con il loro lavoro, tentano di trasmettere le loro competenze alle nuove generazioni… quelle dell’era elettronica e digitale. Questi maestri di oggi non sono inferiori a quelli di allora. E come nel passato pochi conoscono i loro nomi, i loro volti, le loro storie o le loro motivazioni. Sono i custodi dei sogni di Enzo Ferrari, ma anche di quelli di milioni di appassionati del marchio più famoso del mondo: il cavallino rampante… e questo programma è dedicato a loro. A introdurci alla scoperta del lavoro del primo di questi incredibili personaggi un altoatesino Doc: Erich Prinoth. Gardenese, imprenditore-pilota da sempre, da 20 anni partecipa con la sua Ferrari 488 al Ferrari Challenge, il campionato del mondo monomarca più importante. “Mio padre faceva il pilota e io sono nato con una Ferrari. Una 250 GTO, che lui vendette per 12 milioni di vecchie lire, perché doveva investire nell’azienda. Oggi quella meraviglia è stata acquistata ad un’asta per 38 milioni… di euro però.”
L’ episodio pilota verrà girato interamente in formato 4K e trasmesso in 4K da RAI Sat 4K. Inoltre in HD verrà trasmesso da RAI Alto Adige.